Mi hanno stupito, devo ammetterlo! La prima volta che ho preso contatto con Loris Biatta, proprietario dell’azienda Le Marchesine e soprattutto con Maria-Luisa Gallini, responsabile del marketing, nutrivo dei seri dubbi sul fatto di presentare una bollicina italiana a Montecarlo, regno incontrastato dello Champagne.
I clienti, soprattutto gli italiani, chiedono imperativamente le bollicine francesi, e proporgli un’alternativa, anche se di qualità, risulta sempre molto difficile; comunque mi sono detto che, essendo l’azienda molto valida, conscio del fatto che il lavoro viene svolto sempre ai massimi livelli, ottenendo dunque bottiglie di ottima qualità, valeva la pena di provare!
Appena ricevuta la lista dei vini mi sono messo al lavoro con il nostro Executive Chef, per studiare un menù che potesse esaltare questi vini effervescenti della Franciacorta.
Siamo partiti con un ottimo Franciacorta Extra Brut servito come aperitivo, accompagnato da piccoli stuzzichini di salmone e mousse di merluzzo: l’inizio è stato buono e i primi commenti dei clienti circa lo spumante assolutamente positivi e piuttosto sorpresi.
Poi si è passati ad una mousse di cavolfiore all’acqua di mare e caviale di Venezia accompagnata da chele di Granchio Reale, piatto che ha esaltato la morbidezza e complessità di un ottimo Franciacorta Sàtin 2005. Il piatto seguente è stato un risotto Carnaroli allo zafferano, servito con dei filettini di triglia. Con questo piatto è entrato in gioco anche il fattore cromatico e, lavorando anche sulle affinità di colore, ho servito un Franciacorta rosé 2004 (abbastanza vinoso), che sia Loris che i clienti hanno trovato particolarmente indovinato. Il filetto di vitello alla piastra accompagnato da funghi spugnole interi, è stato abbinato con un magnifico, vibrante, minerale, Franciacorta 2001. Perfetto! Il dessert: ad un gratin di arance e carote speziate, accompagnato da un biscotto al burro leggermente salato è stato accordato, per chiudere in bellezza, un Franciacorta demi-sec rosé.
L’azienda Le Marchesine, dopo aver conquistato oltre all’Italia, i vari mercati d’Europa, è partita con successo alla conquista della terra dei “maestri”, come li definisce Loris. Posso assicurare che la serata è stata memorabile perché, i nostri clienti, tra cui numerosi francesi molto avvezzi allo Champagne, sono stati “travolti” da queste bollicine inaspettate e ne sono rimasti entusiasti.
E’ dal 1985 che la famiglia Biatta, di antiche origini bresciane, ha la proprietà di circa 50 ettari di vigneto in Franciacorta iscritti all’albo OC e DOCG. Loris cura la vinificazione con la collaborazione di un consulente francese (Jean Pierre Valade) e cerca sempre di ottenere la massima qualità con un occhio sempre rivolto alla tecnologia, oggi strumento quasi indispensabile per produrre ottimi vini spumante. Producono diverse tipologie di Franciacorta, dall’Extra brut al millesimato, prodotto solo nelle migliori annate, come in Champagne, ed esportano in diversi Paesi, quali il Giappone, dove sono diventati in breve tempo, un punto di riferimento nella qualità del bere italiano.
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